
“…and I am still looking for a well-conserved specimen of a hedgehog!”
Il giorno in cui siamo arrivati a Celleno, abbiamo scoperto che si stava organizzando un festival. Un festival affollato … c’erano 3000 visitatori invece dei 1000 che si aspettavano. La descrizione del percorso, realizzata con tanta cura sulla base delle foto con le indicazioni, si è rivelata inutile. Da diverse strade di accesso abbiamo cercato di raggiungere Casa Amenta Maria, ma ogni volta ci siamo arenati vicino al vecchio borgo. Era sopraggiunto il crepuscolo e abbiamo rivolto la parola a Rosella che ha capito subito che in quel modo non avremmo mai potuto trovare la CAM. Suo figlio è saltato in macchina e ci ha fatto da guida. Dal primo momento siamo rimasti toccati dalla cortesia e dalla disponibilità della gente del luogo.
La mattina dopo abbiamo visitato il bar San Rocco / Andrea per una tazza di caffè e qualcosa da mangiare, ma non era rimasto nulla, tutto era sparito.
Yolande, la mia compagna, era arrivata la settimana prima. A casa avrei dovuto sistemare le cose: è stato un periodo intenso in cui mia figlia maggiore Guusje (18) era in Australia, Cato (17) era molto impegnata a studiare al liceo classico e Teun (13) aveva da poco iniziato la scuola media superiore. A causa dell’affidamento congiunto al 50%, i miei figli stanno con me ogni settimana dispari. Quindi è stato abbastanza difficile andarmene per un periodo un po’ più lungo.
La station wagon Volvo 240 era piena fino a scoppiare: lampade, treppiedi, due sistemi di telecamere, 35 mm e formato medio; numerosi oggetti e alcuni vestiti. E anche alcune cose che volevo usare come “oggetti di scena” per scattare le foto di nudi. Avevo già preso alcuni accordi con i modelli. Un modello sarebbe venuto dai Paesi Bassi, un altro da Roma. Ero contento perché questa era un’opportunità per riuscire a realizzare un lavoro completamente nuovo in sei settimane, in un ambiente nuovo.
E ho lavorato incredibilmente bene alla CAM.
Ogni giorno, 15 minuti prima dell`alba venivo svegliato dal gregge di pecore che vagava intorno la casa, belando e scampanellando. Mi precipitavo fuori dal letto per godermi la vista e catturare i primi raggi del sole e preparavo rapidamente un caffè come faccio a casa.
Il paesaggio è incredibilmente bello e diverso da quello a cui sono abituato. Spesso vagavo senza meta di proposito con la radio (Subasio) a tutto volume, cantando assieme alla radio e con una sensazione incredibilmente intensa di vivere e di essere connesso a tutto e a tutti.
Anche il background storico-culturale di questa provincia è stato di molto aiuto. C’è tanta bellezza e tanta storia assolutamente legate l` una all’ altra, come Celleno Vecchia. E le persone sono così cordiali; è una piccola, genuina comunità paesana molto affiatata, uomini sul muretto durante la pausa pranzo …
Il bar San Rocco e Andrea sono stati una specie di base per me. Ci lavoravo spesso e mi preparavo. Mi a permesso di incontrare un certo numero di “locali”. Cellenesi genuini.
Volevo iniziare a scattare foto di nudi e nature morte. Non uso mai il Photoshop, quindi la luce sul posto è estremamente importante. Le location erano importanti per i nudi, come i momenti in cui potevo lavorare, in termini di luce e così via. La prima settimana ho cercato insieme a Yolande alcune location per la serie dei nudi. All’esterno abbiamo trovato posti adatti, ma anche all’interno di Casa Amenta Maria, dove, durante il giorno, il salotto con la finestra quale fonte di luce era particolarmente adatto. E in un certo senso questo posto mi ha anche costretto a lavorare in maniera meticolosa. Date le condizioni di luce, sono stato in grado di lavorare lì dalle 8.30 alle 11.30 o un po’ più a lungo con il tempo nuvoloso. Ho fatto due nudi all’interno della CAM e alcuni dei nudi sul percorso che va dalla casa al torrente sottostante.
Avevo già preso alcuni contatti per prendere in prestito oggetti per le nature morte e comprato alcuni oggetti.
Sono stato anche ispirato dai colori del paesaggio e delle case. Da Bonucci ho miscelato i colori e con il risultato ho dipinto una grande tela. Dopo aver applicato il secondo strato, ho cominciato a lavorare con l`ambiente circostante. Mentre era ancora bagnata, l’ho posata sul sentiero dove camminano le pecore e ci ho camminato alcune volte a piedi nudi. Per questo motivo c’erano terra, argilla ed escrementi di pecora. Dopo aver cambiato il tempo di esposizione, ho di nuovo imbrattato la tela con il gesso delle rocce vicine.
Per le nature morte sono andato in diversi musei per farmi un’idea in particolare dell’arte e del periodo etruschi. Girovagando qua e là, sono entrato in contatto con Tuijla Weigel, una signora finlandese che originariamente lavorava al Castello Costaguti di Roccalvecce. Le ho mostrato alcune delle mie carte A-5 e ho scoperto che era una patita delle nature morte. Mi ha fatto conoscere Giovangiorgio Afan de Rivera Costaguti. Anche lui entusiasta del mio lavoro, mi ha dato il permesso di fotografare sia nudi che nature morte nel castello.
L’intera serie Tabula Rasa Italia è stata realizzata alla CAM; la serie Nuovi Amici finora solo nel Castello di Roccalvecce. Questa serie è ancora in attesa di essere ampliata, spero che abbia un esito positivo nel prossimo periodo AIR a Celleno.
Di fronte al bar San Rocco vive una famiglia e ho parlato (con l’aiuto del nipote più giovane come interprete) con il pater familias, un vecchio avvocato, ora artista. Anche in questa casa, con le sue straordinarie storie legate alle opere d’arte e agli oggetti, vorrei tornare nuovamente.
È stato bello poter lavorare a Celleno. Un’esperienza incredibilmente ricca, intensa e speciale. I colori dell’Italia sono per me ocra, arancio e “rosso”, il mio colore di base che l’attuale Italia rappresenta per me. Il mio colore preferito è il vermiglio, una sorta di rosso arancio è in qualche modo un simbolo dello splendore e dello sfarzo dell’Italia di un tempo.
Vorrei consigliare alla gente di Celleno di saper mantenere un equilibrio tra la loro autenticità e il turismo che sperano così ardentemente di attrarre. Ma soprattutto vorrei ringraziarli per la loro disponibilità nella realizzazione di alcune opere e per le amicizie costruite lì; non vedo l’ora di tornare. Qualcuno a Celleno forse potrebbe pensare a chi ha ancora oggetti speciali con una storia speciale che potrei prendere in prestito per la prossima serie di nature morte.
No, non ho mai vissuto un periodo così prezioso, energico e produttivo! E`stato di sicuro un periodo con un sapore in più.
Oh sì, sto ancora cercando un esemplare imbalsamato di istrice!
Tradotto da Stefano Bacchiani, marzo 2020