Intervista con Marinus van Dijke


Il cambiamento climatico aumenta la minaccia nel mio paese che il mare si riversi sulla
terraferma. A Celleno è il contrario: i cambiamenti climatici aumentano la minaccia che la terra
si riversi nel mare …

Quando veleggio sopra Celleno con Google Earth, vedo un quadratino azzurro a destra del
paese: la piscina CAM. Poi vedo le file scure degli alberi lungo i corsi d’acqua sotto i ripidi
pendii. Non sono realmente visibili sotto il fogliame degli alberi, ma sono gli artefici di questo
ripido paesaggio collinoso.
Al momento sono molto impegnato con i bacini idrografici dei corsi d’acqua che definiscono il
paesaggio. Come artista, mi piace lavorare con i dati geografici; come si forma il paesaggio e
in che modo il paesaggio modelli le persone. Ora sto cercando di scoprire dove scorrono i corsi
d’acqua a Celleno. Come scorrevano in passato e quali possono essere le conseguenze dei
cambiamenti climatici in quest’area. Ho realizzato un disegno e un certo numero di acquerelli
che esporrò a Incontro 2020.
Il bacino idrografico dei corsi d’acqua intorno a Celleno durante i periodi umidi e asciutti.
In italiano, i piccoli corsi d’acqua sono chiamati fossati, proprio come i piccoli canali sono
chiamati fossati anche da noi. È bello vedere che lo schema dei fossati di Celleno e di quelli nei
miei paraggi siano abbastanza diversi.
I due tipi di fossati sono rappresentati in proporzione
Ci sono in realtà due piccoli corsi d’acqua che scorrono attorno al paese e poi si incontrano con
altri corsi per sfociare infine nel Tevere. Ho sentito dire che ci sono anche cascate nella zona.
Molte persone non hanno idea di dove siano tutti quei corsi d’acqua, perché spesso sono appena
visibili.
Nel 2009, Teja, mia moglie, e io, ci siamo dedicati alla scoperta partendo a piedi dalla CAM.
Abbiamo camminato molto in mezzo alla natura. Quando ero in casa sul lato del pendio, mi
sentivo come un capitano sulla nave CAM. I cieli mutevoli e la luce trasformano costantemente
il paesaggio come se, per così dire, passasse davanti a noi molto lentamente. Ogni mattina la
domanda era: cosa vedremo oggi e cosa accadrà di nuovo?
È come essere seduti ognuno su una propria montagna, non molto distanti l’uno dall’altro – i
suoni ti dicono che non sei molto distante – ma se ti muovi per raggiungere l’altro, è una lunga
strada da percorrere. Questo vale anche per i paesi in lontananza. In realtà sono tutti isolotti di
tufo.
Quando mi sono laureato all’Accademia delle Belle Arti nel 1978, ho ricevuto una borsa di
studio per andare in Italia. Ho vissuto a Siena per 7 mesi e ho viaggiato in treno lungo tutta la
costa italiana. Ho notato che ci sono sempre parchi tra il mare e un paese o una cittadina sul
mare. Ho realizzato mappe di quei parchi. Proprio come in seguito ho realizzato mappe delle
dune in Zeeland e ora realizzo mappe dei corsi d’acqua. Il ruscello ti conduce attraverso il
paesaggio e alla fine diventa una sorta di personaggio.
Durante Incontro 2020 probabilmente mostrerò un film sulla mia ricerca nell’area del bacino
idrografico di Celleno, che è iniziata nel 2009. Come artista visivo, traduco principalmente la
mia ricerca in immagini. Porterò con me anche alcuni libri d’artista che ho realizzato a Celleno
con, tra le altre cose, le figure che disegnano le pecore quando si muovono lungo i pendii di
fronte al CAM, le ombre che insieme ai loro ulivi disegnano forme stravaganti e il mio sudore
che cola quando mi sposto su e giù per le colline.
È un work in progress con molte domande in sospeso. Sono contento quando entro in contatto
con persone che possono dirmi di più sui bacini dei corsi d’acqua. Intendo chiedere un altro
soggiorno AIR presso la CAM per effettuare ulteriori ricerche, scoprire e sperimentare
fisicamente il paesaggio. E chiedo a tutti quelli che ne sanno un po’di più (nomi di ruscelli e
percorsi del passato e del presente, collegamenti tra i paesi) di venire alla mostra e sarò
veramente lieto di incontrarli.
Tradotto da Stefano Bacchiani, marzo 2020

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